Crediamo che camminare sia un gesto potente, in grado di rivelare l’inaspettato anche nei paesaggi più familiari, di stupire con la lentezza e di generare amore e cura per i luoghi.
Crediamo che ogni gesto risuoni più forte e lontano quando è condiviso. tracciaminima è una cassa di risonanza per le voci del lago, per poterle ascoltare meglio e generare nuove ed inedite connessioni.
Vogliamo dare vita ad un cammino partecipato, in cui le persone siano parte attiva nella definizione del progetto. Per questo ci prefiggiamo l’obiettivo di mettere a sistema ciò che già esiste, come potenziale umano, sociale ed ambientale.
Vogliamo favorire un turismo lento e sostenibile, capace di innescare una trasformazione non solo in chi cammina ma anche in chi accoglie.
TAPPA 1 Quale miglior modo per cominciare il cammino se non attraversando l’iconico ponte di ferro sul Ticino mentre in lontananza il Monte Rosa vi augura buon viaggio? Il tracciato prosegue attraverso la zona umida del Parco dei Lagoni di Mercurago, i resti della Rocca di Arona e il colosso dedicato al San Carlo (per i locali Sancarlone) la seconda statua bronzea per altezza al mondo!
TAPPA 2 Si lascia il paesino di Lesa, dove ancora si può mangiare pesce di lago cucinato direttamente nel vecchio porticciolo, per dirigersi verso la famosa Stresa. Questa tappa è quella che più di tutte ci fa capire perché la sponda piemontese venga chiamata “sponda grassa”: grandi hotels, ville da sogno a memoria di un passato sfarzoso, il tutto con le meravigliose isole Borromeo a fare da sfondo. Lasciata Stresa il tracciato continua attraversando Baveno, famosa per il suo prezioso marmo, fino ad arrivare al paesino di Feriolo con le sue casette colorate.
TAPPA 3 Usciamo dal Golfo Borromeo passando per la riserva naturale di Fondo Toce. Superata Verbania imbocchiamo la via delle Genti, un’antica via di collegamento tra il Verbano e la Svizzera. Percorrendola passiamo per il Sacro Monte di Ghiffa, uno dei nove Sacri Monti italiani dichiarati patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco che offre un balcone panoramico sul lago. Scendendo verso Novaglio, una piccola frazione del comune di Oggebbio, si chiude la terza tappa.
TAPPA 4 Da Oggebbio comincia uno dei passaggi più belli della Via delle Genti: un sentiero quasi totalmente nel bosco tocca dei paesini a mezza costa che sono dei veri gioielli. Come Carmine Superiore dalla cui chiesetta nella roccia si può godere di un’incredibile vista sul lago. Passando per la bellissima Cannero con i suoi castelli in mezzo all’acqua, l’antica mulattiera vi condurrà diretti a Cannobio.
TAPPA 5 In questa tappa si raggiunge la tanto attesa frontiera con la Svizzera! La Via delle Genti ci guida fino alla dogana. Il cammino continua sul lungolago di Brissago per poi salire ancora a mezza costa dove potrete ammirare in lontananza le Isole di Brissago e dominare la grande pianura formata dal Fiume Maggia che divide Ascona da Locarno creando una vera e propria penisola sul lago.
TAPPA 6 In questa tappa interamente svizzera superiamo la prima metà del lago riattraversando il fiume Ticino nella sua parte settentrionale: inizia la seconda parte dell’anello! Usciti da Locarno si passa il Parco delle Bolle di Magadino, un’area umida protetta da cui comincia la risalita verso la mezza costa del Gambarogno.
TAPPA 7 Il cammino continua fino alla Dogana tra Svizzera e Italia lungo un sali e scendi tra piccoli borghi, punti panoramici e sentieri ben tracciati che toccano le varie frazioni di Gambarogno. Superata la frontiera i cartelli del CAI vi condurranno a Musignano, un piccolissimo borgo da cui si scende poi verso Maccagno.
TAPPA 8 Lasciandovi Maccagno alle spalle il cammino prosegue in salita lungo la via che porta ad Agra, un caratteristico borgo che si affaccia sul Lago. L'ingresso ad Agra avviene per mezzo del meraviglioso Giro del Sole (GDS) un percorso panoramico con ben 3 belvedere da cui poter ammirare la sponda piemontese di fronte a voi e complimentarvi per quanta strada avete già percorso! Da Agra si scende alla spiaggia di Colmegna e si risale fino a Luino, la città natale dello scrittore Piero Chiara.
TAPPA 9 Il lungolago di Luino, che si estende dal porto antico al porto nuovo, è il più lungo di tutta la sponda lombarda. Dall'imbocco del Sentiero Alto Verbano inizia un bellissimo percorso nel bosco fino a Brezzo di Bedero, noto per la Collegiata di San Vittore e i resti della Linea Cadorna. Il cammino continua verso la salita ai Pizzoni: una rampa che vi condurrà verso il tetto del lago Maggiore con i suoi 1018 mslm. Da lì scendendo lungo la mulattiera di Casere vi ritroverete nel centro storico di Laveno.
TAPPA 10 Ci aspetta uno dei tratti più lunghi del cammino. Seguendo i cartelli della Via del Verbano (VB), toccherete alcune delle attrazioni più note di questa sponda: l’Eremo di Santa Caterina, complesso monastico risalente al XIII-XIV secolo incastonato nella roccia a picco sull’acqua, le spiagge di sabbia finissima del Lido di Monvalle e il panoramico itinerario delle Fornaci di Ispra. Il lungolago del Parco della Quassa vi condurrà fino al piccolo paesino di Ranco.
TAPPA 11 Lasciato Ranco alle spalle, l’ultima tappa del cammino vi guida ad Angera dove potrete optare per una sosta alla Rocca ancora perfettamente conservata e restaurata di recente. Il tracciato si snoda nell’Oasi della Bruschera fino a raggiungere i boschi di Taino da cui si scende verso Sesto Calende. Il cammino è concluso e potete proprio dire di aver chiuso il cerchio della vostra avventura: mai espressione fu più azzeccata!
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