Ornis italica è un'associazione non-profit formata da biologi e scienziati ambientali con un'ampia gamma di competenze in ambito ornitologico.
La nostra missione è contribuire all'aumento delle conoscenze scientifiche sull'ecologia comportamentale degli uccelli e di altri animali selvatici progettando e realizzando studi sul campo utilizzando le nostre competenze o in collaborazione con partner nazionali e internazionali.
Crediamo nell'importanza della comunicazione scientifica e ci impegniamo a sensibilizzare le persone sul valore inestimabile della biodiversità e su ciò che comporta la sua perdita, ma anche su altri temi ambientali come la riduzione dell'habitat e l'effetto dell'inquinamento sulla fauna selvatica.
Le nostre attività includono il monitoraggio GPS di uccelli e altri animali, monitoraggio radar dei movimenti degli uccelli, installazione di cassette nido sia in siti naturali che artificiali, installazione e gestione di webcam per trasmettere gli uccelli nidificanti in tempo reale. Inoltre, abbiamo condotto diversi progetti sul conflitto tra uccelli e linee elettriche.
Il nostro obiettivo è sostenere la conservazione della fauna selvatica, la protezione dell'ambiente, la gestione e lo sfruttamento sostenibili delle risorse naturali e la riconciliazione dei conflitti uomo-fauna selvatica.
Berta maggiore (Calonectris diomedea)
Uccello marino appartenente all'ordine dei Procellariiformes, la cui colonia europea più grande annovera circa 10'000 coppie e si trova sull'isola di Linosa. Finita la stagione riproduttiva migrano verso l'oceano Atlantico, arrivando all'Africa meridionale o persino alle coste sudamericane. Il canto delle berte è inconfondibile e impressionante, tanto che si pensa possa aver dato origine al mito delle sirene, donne per metà uccello dal canto pericolosamente ammaliante.
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2 | Traccia GLS |
3 | Traccia GLS |
Biancone (Circaetus gallicus)
Possente rapace che predilige ambienti steppici e semidesertici, dove l'alta visibilità gli permette di identificare facilmente le sue prede predilette: i serpenti. È un migratore transahariano che, per minimizzare il volo sul mare durante i suoi lunghi viaggi, sceglie come corridoio migratorio prevalentemente lo stretto di Gibilterra. La sempre minore disponibilità di habitat idonei in Europa lo rende una specie particolarmente delicata.
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Falco pellegrino (Falco peregrinus)
Rapace cosmopolita, nonché l'animale più veloce al mondo: in picchiata può superare i 350 km/h. Ne sono state descritte 19 sottospecie, in Italia è presente la brookei. Facilmente adattabile, recentemente ha avuto un enorme successo nell'ambiente urbano, dove nidifica in edifici alti e trova un'abbondanza di prede come piccioni, storni e altri uccelli.
1 | Traccia GPS |
2 | Traccia GPS |
Gabbiano reale (Larus michahellis)
Uccello tipica dell'area mediterranea, nidificante sulle coste ma anche in ambiente urbano. Specie opportunista, si nutre di un'enorme varietà di prede e scarti di alimentazione umana. In città l'ampia disponibilità di cibo ed edifici dove nidificare indisturbato lo ha portato infatti a un enorme successo, fino a essere considerato un animale dannoso.
1 | Traccia GPS |
2 | Traccia GPS |
Ghiandaia marina (Coracias garrulus)
Carismatico migratore transahariano, tipico di ambienti aperti e aridi in cui caccia grossi insetti a vista. È un possente volatore che percorre, durante la migrazione, ampi tratti di volo su mare aperto per svernare nel sud dell'Africa. Nidifica in cavità, la cui disponibilità sempre inferiore ha portato negli anni a una diminuzione delle nidificazioni. L'installazione di cassette nido, in cui la specie nidifica con successo, può aiutare le popolazioni a crescere.
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Nibbio bruno (Milvus migrans)
Rapace migratore, come suggerito dal nome scientifico. Tipico di ambienti aperti e aridi, costruisce il nido su alberi e si nutre di piccoli mammiferi, rettili e altri uccelli. In volo, la silhouette è inconfondibile anche grazie alla coda forcuta che usa come timone per navigare mentre guadagna altezza grazie alle correnti ascensionali.
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Occhione (Burhinus oedicnemus)
Specie tipica di ambienti aridi, molto criptica e dalle abitudini notturne. Depone fino a tre uova a terra, senza costruire un vero e proprio nido. Il nome scientifico letteralmente significa "naso di bue, ginocchio grande", e fa chiaramente riferimento al suo aspetto curioso: il becco è lungo e spesso, come anche le zampe lunghe. La popolazione centroitaliana è parzialmente migratoria: alcuni individui sono stanziali, mentre altri svernano in sud Italia o Nordafrica.
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