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Le regioni del Perù costituiscono la suddivisione territoriale di primo livello del Paese e sono pari a 25, cui si aggiunge la provincia di Lima. La regione di Callao, inoltre, è formalmente definita come provincia costituzionale.
Istituite nel 2002 in luogo dei precedenti 24 dipartimenti, si suddividono a loro volta in province, pari nel loro complesso a 196.
Capoluogo Iquitos, superficie 368 852 km2, popolazione 884.144 abitanti, è la più estesa di tutto il perù.
L’idrovia amazzonica è una via fluviale con lo scopo di collegare la costa nord del Perù con il Brasile e si estende dall’oceano pacifico all’amazzonia Brasiliana con l’obiettivo di favorire il commercio tra la zona nord orientale del Perù con il Brasile. In Perù attraversa le regioni di Piura, Lambayeque, Cajamarca, Amazonas, San Martín y Loreto.
Il progetto dell’idrovia amazzonica metterà in comunicazione il porto fluviale di Yurimaguas con la strada interoceanica IIRSA Nord e il porto di Paita, a Piura il quale permetterà di creare un mercato che dal Perù e Brasile si estende fino all’Asia e Australia.
Ma quali saranno le conseguenze di questo monumentale progetto? Il progetto andrà a incidere su 14 popoli indigeni avendo 3 impatti socio economici principali: Pesca, Accesso all’acqua e Cultura.
Approfondimento:Il Rio delle Amazzoni è un fiume dell'America meridionale, che nasce nel Nevado Mismi a 5600 metri sul livello del mare nel dipartimento di Arequipa, in Perù, attraversa Perù, Colombia e Brasile e sfocia, con un gigantesco delta largo più di 200 km , nell'oceano Atlantico dopo aver attraversato da ovest a est una vasta area geografica definita bacino dell'Amazzonia, comprendente la foresta amazzonica. Si contende il titolo di fiume più lungo del mondo insieme al Nilo.
Il Rio Ucayali, che nasce circa 140 km a nord del Lago Titicaca, è il braccio principale del Rio delle Amazzoni. Quando si unisce al Rio Marañon, non lontano dalla città di Iquitos, inizia ad essere denominato ufficialmente Rio delle Amazzoni.
Il Rio Huallaga è un lungo fiume che scorre in Perù, affluente del Marañón, che fa quindi parte dell'alto bacino amazzonico. Nasce dalla confluenza dei fiumi Chaupihuaranga e Huariaca nei pressi di Cerro de Pasco ed è lungo 1138 km.
Il Marañón è un fiume dell'America meridionale, che scorre interamente in Perù. Lungo circa 1600 km, è uno dei più importanti affluenti dell'alto corso del Rio delle Amazzoni.
La foresta amazzonica peruviana iniziò a destare l’interesse dello stato attorno agli anni ‘70, in seguito alla scoperta di vari campi di petrolio.Più del 60% della produzione di petrolio e quasi il 100% del gas naturale proviene dalla foresta amazzonica. Nel 1972 lo stato incaricò a PETROPERU’ S.A. la gestione della costruzione dell’oleodotto. L’oleodotto che raggiunge una lunghezza di 854 km partono dal Rio Marañón a San José de Saramuro nella provincia di Loreto nella foresta amazzonica e termina nel porto di Bayovar nella provincia di Piura nella costa Nord.
Nel 2014 è stato concesso il 74% del territorio peruviano all’esportazione. Negli ultimi 45 anni a causa della cattiva gestione da parte dell’industria petrolifera il territorio peruviano è stato compromesso (deforestazione per creare cammini di accesso alla foresta amazzonica, perforazioni, sversamenti), negli ultimi 10 anni questo ha portato ad avere una presenza continua di contaminante nelle fonti di alimentazioni da cui dipendono non solo le popolazioni indigene ma tutta la comunità di Loreto.
Il costante sversamento di petrolio grezzo è causato da incidenti, ma soprattutto dalla corrosione e erosione delle condotte in servizio da più di 45 anni che non vengono manutentate. A questo va aggiunta l’assenza di tecniche di bonifica, l’assenza di impermeabilizzazione dell’area di lavoro e un incorretta gestione del rifiuto da parte dell’impresa stessa. Inoltre l’impresa ha sversato nelle acque accessibili alle popolazioni più di 3 milioni di barili di acqua usata nella produzione del ciclo del petrolio o estratta dal sottosuolo insieme al gas e petrolio stesso; quest’acqua è carica di cloruri,idrocarburi,fenoli e metalli come cadmio, cromo,piombo...che per la maggior parte sono riconosciuti come cancerogeni o tossici.
Per monitorare la situazione delle popolazioni che abitano le aree impattate dall’estrazione petrolifera la Plataforma de las cuatros cuencas (Piattaforma dei 4 bacini: https://observatoriopetrolero.org/cuatro-cuencas/) ha creato una figura di vigilanza all’interno delle comunità indigene il così detto “monitor ambiental” una persona appartenente alla comunità esperto conoscitore del suo territorio e che lavora per la conservazione della sua terra e la difesa del diritto alla vita e alla salute dei popoli indigeni.
A seguito della creazione di una Commissione Multisettoriale a opera della Plataforma de las cuatros cuencas il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza dei fiumi Pastaza,Corrientes e Tigres nel 2013 e del Maranon nel 2014, così come dei relativi bacini idrografici.
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FONTI
Campanario Baqué, Y., et Doyle, C., 2017. El Daño No Se Olvida. Cap III. Reseña De Las Malas Prácticas De Pluspetrol En Los Lotes 1ab/192 Y 8. Centro de Políticas Públicas y Derechos Humanos Perú Equidad. Lima, Perύ
Finer, M., Jenkins, C.N., Pimm, S.L., Keane, B., Ross, C., 2008. Oil and gas projects in the western Amazon: threats to wilderness, biodiversity, and indigenous peoples. PLoS One 3, e2932.
GRADE et IEP, 2014. Amazonía peruana y desarrollo económico. Cap III. Evolución de la infraestructura de transporte y energía en la Amazonía peruana (1963-2013) . Roxana Barrantes y Manuel Glave. Lima, Perύ.
PUINAMUDT et Campanario Baqué, Y, 2016. Infancia indígena y contaminación petrolera en la Amazonía Peruana: el caso de las 4 cuencas en Loreto, Perú. https://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/CRC/Discussions/2016/EQUIDAD_2.pdf
Yusta-García, R., Orta-Martínez, M., Mayor, P., González-Crespo, C., Rosell-Melé, A., 2017. Water contamination from oil extraction activities in Northern Peruvian Amazonian rivers. Environmental Pollution 225: 370-380; ii) Tchounwou, P. B., Yedjou, C. G., Patlolla, A. K., Sutton, D. J., 2012
https://observatoriopetrolero.org
OEFA
https://data.humdata.org/dataset